L’allenatore di nuoto olimpico australiano Dick Caine è morto: era stato condannato per stupro e abusi sessuali su sei studentesse.
Dick Caine, allenatore di nuoto olimpico australiano molto popolare nel suo Paese, è venuto a mancare nelle scorse ore, appena poche settimane dopo essere stato condannato per stupro e abusi sessuali su sei studentesse. Le vicende delle quali l’uomo era accusato risalirebbero agli anni Settanta e Ottanta, ma sono tornate oggi di estrema attualità, prima col processo e poi con la sua condanna.
Caine, che era in cura con delle terapie palliative per un cancro terminale, è morto nelle scorse ore all’età di 78 anni, dopo che appunto per lui era arrivata una grave condanna. La notizia della sua morte è stata data dai principali media internazionali, inclusa la BBC. L’ex allenatore di nuoto venne accusato di 39 reati commessi contro delle adolescenti risalenti ad almeno quarant’anni fa.
Le aggressioni sessuali delle quali Dick Caine è stato accusato sarebbero avvenute in una piscina di Sydney, nella sua casa e nella sua auto. Le sei vittime avrebbero dovuto presenziare a un nuovo incidente probatorio in un’udienza speciale, che si sarebbe dovuta tenere a dicembre, ma è chiaramente improbabile che ciò avvenga a causa della morte dello stesso Caine.
L’ex allenatore di nuoto scomparso oggi, secondo quanto affermato dal giudice distrettuale Paul McGuire durante la sua udienza di condanna ad agosto, sarebbe stato particolarmente interessato a giovani e giovanissime, tant’è che una delle sue vittime aveva solo 10 anni all’epoca. Il giudice ha fatto notare lo squilibrio di potere tra Caine e le ragazze dovuto alla sua autorità e alle loro differenze di età.
Inoltre, nella sua durissima requisitoria nei confronti di Dick Caine, ha aggiunto che le ragazze facevano affidamento su di lui, affinché le aiutasse a realizzare le loro aspirazioni nel nuoto. L’ex allenatore di nuoto venne infine arrestato nel 2022, ma non si è presentato a una sola udienza del processo contro di lui, perché ritenuto inabile. Dalle carte dei tribunali si apprende che aveva un cancro terminale ai polmoni e alla gola.
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