Bonus bollette 2025, grande novità in arrivo: ecco chi potrà usufruire delle agevolazioni e in che modo verranno accreditati i soldi.
Nel 2025 sono previste nuove agevolazioni per luce, gas e acqua. La nuova Legge di Bilancio che entrerà in vigore dal prossimo anno permetterà ai cittadini di usufruire di una serie di aiuti economici e sgravi fiscali. Molte delle agevolazioni riguardano soprattutto le bollette di luce e gas. Il Governo ha confermato anche per i prossimo mesi il “bonus bollette”, che consente ai datori di lavoro di rimborsare ai dipendenti le spese per luce, gas e acqua direttamente in busta paga.
Le agevolazioni sulle spese per luce, acqua e gas rientrano in quelli che vengono chiamati “fringe benefit”, agevolazioni economiche che vengono aggiunte allo stipendio senza aumentarne la parte strutturale e senza impatti fiscali per i lavoratori. Si tratta dunque di una misura diversa dal bonus che applica sconti in bollette per le famiglie in situazione di disagio economico e sociale. Ma quali sono le principali novità per il prossimo anno?
I fringe benefit, ossia i benefici aggiuntivi offerti dalle aziende ai propri lavoratori, possono includere rimborsi per le bollette, contributi per il canone di affitto o per gli interessi sul mutuo. I lavoratori, grazie a queste agevolazioni esenti da tasse, possono ottenere un beneficio economico senza aumentare il proprio reddito imponibile. Il governo ha fissato soglie precise per evitare che l’importo delle bollette vada a incidere sul reddito del dipendente. Il limite annuo esentasse è di mille euro per i lavoratori senza figli a carico e di duemila euro per chi ha figli a carico. Il rimborso delle bollette avverrà subito sul conto a partire da gennaio 2025.
Il bonus copre le bollette di luce, gas e acqua relative alla casa di residenza del lavoratore, del coniuge o di altri familiari. Il rimborso è previsto anche per alcune situazioni particolari come utenze condominiali e contratti d’affitto. Nel primo caso, se le bollette per acqua o riscaldamento sono intestate al condominio, il datore può comunque rimborsare il singolo condomino per la quota individuale di spesa. Nel caso, invece, in cui le utenze siano intestate al proprietario dell’immobile affittato, il bonus rimane valido purché nel contratto sia specificato che il conduttore sostengano la spesa per l’uso della casa.
Per ricevere il bonus, il dipendente deve fornire una documentazione che giustifichi la spesa. Il richiedente deve presentare le bollette pagate. In alternativa, il richiedente deve presentare una dichiarazione sostitutiva. Questa dovrà attestare i documenti necessari che includono le informazioni su numero della fattura, intestatario, tipologia di utenza e importo pagato. Il dipendente dovrà fornire una seconda dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, in cui attesta che le stesse bollette non sono state rimborsate presso altri datori di lavoro. Il bonus rimane comunque a discrezione del datore di lavoro, che può scegliere se erogarlo o meno. Nel caso occorresse presentare la dichiarazione ISEE, è possibile chiedere aiuto a un commercialista o prendere visione delle informazioni presenti sul sito web dell’INPS.
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