Un ragazzo di soli 15 anni si è tolto la vita, poco prima aveva inviato dei messaggi alla mamma per spiegare il suo gesto disperato .
Un ragazzo adolescente di soli 15 anni si è tolto la vita, lasciando nel dolore la sua famiglia e l’intera città. Il ragazzo era di Senigallia e, prima di compiere il gesto estremo, aveva contattato la mamma.
Aveva inviato una serie di messaggi disperati, in cui esprimeva la sua sofferenza. Il ragazzo soffriva per una situazione scolastica che ormai non riusciva più a sopportare.
La vicenda risale allo scorso 9 ottobre, quando il ragazzo, dopo aver preso la pistola del padre, un vigile urbano, si è rifugiato nelle campagne e si è tolto la vita.
Poco prima, aveva inviato messaggi alla madre dicendo di aver parlato con il professore di sostegno, chiedendo di lasciare la scuola perché non riusciva più a sopportare la situazione. Nei messaggi si legge tutta la sua esasperazione: “Non ce la faccio più” – scriveva – ha poi aggiunto che il professore non aveva preso sul serio la sua richiesta di aiuto, dicendogli che la scuola è obbligatoria fino a 16 anni.
Quello che emerge dai racconti dei genitori e dagli accertamenti successivi è un quadro di sofferenza vissuta in silenzio. Il padre del giovane ha denunciato ai Carabinieri episodi di bullismo subiti dal figlio, con presunte molestie fisiche e verbali da parte di alcuni compagni.
Secondo il racconto del padre, il ragazzo sarebbe stato vittima di ripetute umiliazioni, scherni sul suo cognome e prese in giro legate alla sua sessualità, sebbene i genitori abbiano sottolineato che, indipendentemente dall’orientamento sessuale del figlio, per loro non ci sarebbero stati problemi.
Nonostante le gravi accuse mosse dalla famiglia, una compagna di classe del ragazzo ha dato una versione diversa, negando gli episodi di bullismo e sostenendo che il suo estremo gesto fosse invece legato ad un brutto voto in informatica. La situazione appare complessa, e vanno ancora chiarite le dinamiche che hanno portato il ragazzo a togliersi la vita.
La scuola frequentata dal ragazzo, l‘Istituto Alberghiero Panzini di Senigallia, è ora sotto indagine da parte degli ispettori del Ministero dell’Istruzione e delle Forze dell’Ordine. La famiglia lamenta un mancato intervento da parte del corpo docente per fermare gli atti di bullismo e per ascoltare le richieste di aiuto del figlio, soprattutto da parte del professore di sostegno, che secondo i genitori non avrebbe mai contattato la famiglia per segnalare la situazione difficile.
La città di Senigallia ha proclamato il lutto cittadino per i funerali del giovane, previsti per oggi 17 ottobre. La città si stringe intorno alla famiglia in questo momento di dolore, mentre si continua a indagare per capire cosa sia realmente accaduto e se vi siano responsabilità.
Nella notte, un’altra morte ha scosso profondamente tutti noi. A soli 31 anni è venuto a mancare Liam Payne, ex cantante della famosissima band One Direction, sembra che il ragazzo sia precipitato dalla sua camera di albergo, i motivi dell’incidente potrebbe essersi trattato di un suicidio.
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