Il Castello delle Cerimonie, avvenuta la confisca: ora cosa succede?

La confisca della location del Castello delle Cerimonie è avvenuta ormai, ma il programma su Real Time prosegue senza interruzioni: i dettagli

La Sonrisa
Gran Hotel La Sonrisa (Mediapresswebtv.it)

Il noto programma in onda su Real Time, Il Castello delle Cerimonie, in questi giorni è balzato agli onori della cronaca per una faccenda che nulla ha a che fare con gli eventi e le cerimonie sfarzose per cui era diventato un cult del genere. Il format infatti si è sempre occupato di portare sullo schermo le dinamiche che stanno dietro gli eventi di un certo calibro, organizzati nei minimi particolari al Grand Hotel La Sonrisa.

Il famoso reality tutto italiano è infatti ambientato nel lussuoso albergo situato a Sant’Antonio Abate, nella bellissima Campania, una sontuosa struttura del Settecento in stile barocco nella quale sono state ricavate incantevoli sale per ospitare cerimonie e banchetti, un ristorante, una piscina, le cucine, depositi e fontane ornamentali da lasciare senza fiato.

Il Castello delle Cerimonie

Alcuni interni della struttura la Sonrisa
Alcuni interni della struttura La Sonrisa (Mediapresswebtv.it)

Il format de Il Castello delle Cerimonie va in onda per la prima volta nel gennaio 2014 con il titolo il Boss delle cerimonie, con protagonista il proprietario del Grand Hotel La Sonrisa, in origine don Antonio Polese, poi sostituito dalla figlia Imma, che organizza cerimonie sfarzose per matrimoni ed altri eventi come comunioni e compleanni, in quella che si dimostrerà una cornice ideale per la quintessenza del matrimonio partenopeo, un mondo a parte, unico e inimitabile.

Il programma riscuote un grande successo, tale da essere esportato in tutto il mondo, basato e totalmente incentrato sullo sfarzo, il trash e le esagerazioni pacchiane tipiche dei matrimoni campani. Le edizioni si susseguono nonostante la dipartita del boss nel 2016 e i numerosi guai giudiziari che coinvolgono la struttura e la famiglia. Negli anni l’albergo diventa un punto di riferimento occupazionale per la realtà locale e il programma miete un successo dopo l’altro fotografando abilmente e senza filtri un certo tipo di napoletanità verace ed autentica, ma poderosamente artefatta ed eccessiva, decisamente sopra le righe.

La confisca

Sono state avviate dal Comune di Sant’Antonio Abate le pratiche per acquisire i terreni e gli immobili appartenuti alla famiglia Polese, a seguito della sentenza arrivata a febbraio 2024 della Suprema Corte di Cassazione che ha decretato la confisca urbanistica della struttura ricettiva, nota come Grand Hotel La Sonrisa e del terreno di 5 ettari circostante. La notizia ha valicato i confini nostrani ed è stata ripresa persino da The Times, il noto quotidiano britannico, ne parla ampiamente sulle sue pagine, dando spazio alle preoccupazioni sulle sorti della versione inglese di “My Crazy Italian Wedding”.

Ed è quindi arrivata anche la fine di un’epoca televisiva anche se la Warner Bros. Discovery ha assicurato che i nuovi episodi già registrati dello show di Real Time andranno in onda sino a dicembre come programmato. Ma quale sarà il futuro dello show? Gli avvocati della famiglia Polese si rivolgeranno alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo contro la sentenza che vede confermare la confisca della struttura e si batterà anche per i lavoratori dell’indotto generato dal fortunatissimo programma.

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