Un gravissimo episodio di violenza si è verificato nei confronti di un ragazzo di soli 20 anni che aveva messo incinta la sua ex ragazza.
Una vicenda di violenza familiare ha recentemente scosso Villabate, in provincia di Palermo. Due uomini, un padre di 50 anni e suo figlio di 23 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Misilmeri con l’accusa di tentato omicidio aggravato da premeditazione e detenzione illegale di armi da fuoco.
I fatti risalgono a gennaio scorso, quando la figlia del cinquantenne, una ragazza di 20 anni, rimase incinta dopo la fine della relazione con il fidanzato coetaneo. La scoperta della gravidanza e il rifiuto del giovane di assumersi responsabilità sembrano aver acceso la reazione violenta da parte della famiglia della ragazza.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, i due uomini, decisi a “difendere l’onore” della ragazza, si sarebbero recati di fronte all’abitazione dell’ex fidanzato armati e determinati a compiere una sorta di “spedizione punitiva.”
Dopo aver intimato il padre del giovane a scendere per un confronto, la situazione è ben presto degenerata quando quest’ultimo ha preferito non uscire di casa, temendo per la propria incolumità. A quel punto, il cinquantenne e il figlio avrebbero esploso almeno sei colpi di arma da fuoco verso l’abitazione, di cui quattro hanno raggiunto l’interno della casa, fortunatamente senza colpire nessuno.
Sembra proprio che il padre della ragazza avesse l’intenzione di colpire il padre e il ragazzo. Infatti, i colpi di arma da fuoco sono stati sparati in modo che potessero raggiungere l’interno della casa, con un’intensità tale da indurre il padre della vittima a barricarsi per evitare ulteriori pericoli.
Grazie alle indagini dei carabinieri e al supporto della procura di Palermo, le prove raccolte hanno consentito di identificare i due responsabili e di arrestarli. Attualmente, padre e figlio sono detenuti nel carcere di Lorusso-Pagliarelli a Palermo, in attesa di ulteriori accertamenti e dell’eventuale processo. I due sono accusati di tentato omicidio aggravato da premeditazione e detenzione illegale di armi da fuoco.
Infatti, dalle informazioni raccolte dagli inquirenti, l’arma che ha sparato i colpi non sarebbe stata detenuta legalmente, aggravando ulteriormente la posizione dei due uomini. Saranno i giudici a valutare i fatti tenendo conto anche delle circostanze in cui è avvenuto il tentato omicidio.
Per fortuna, nessuno è rimasto ucciso o ferito, non si può dire lo stesso per un omicidio irrisolto da ben 80 anni. Una ragazza fu trovata all’interno di un albero, ancora sconosciuta sia la sua identità che quella del suo assassino. Ne abbiamo parlato in questo articolo, la storia di questo caso è davvero inquietante.
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