L’Italia continua ad essere avvolta nella morsa del maltempo, oggi allerta in 4 regioni su 20: scopriamo quali sono
Il maltempo che avvolge la Penisola ormai da cinque giorni non sembra voler lasciare in pace l’Italia. Da oltre una settimana, le piogge che cadono fitte su una buona parte del Paese stanno lasciando i segni del loro passaggio a destra e a manca.
L’Emilia-Romagna, ancora una volta, è una delle regioni che più sconta i temporali di questi giorni. La provincia di Bologna, nella fattispecie, è risultata essere una delle più colpite, con un ragazzo di vent’anni travolto e ucciso dalla piena del torrente Zena mentre si trovava in auto con il fratello.
L’incubo, peraltro, non sembra in via di attenuazione. Anche quest’oggi, mercoledì 23 ottobre, buona parte dell’Italia si troverà stretta nella morsa del maltempo, con un flusso di correnti che attraverseranno i settori tirrenici, per poi dirigersi verso le regioni centrali peninsulari, e verso il nord Italia.
Le previsioni meteo diramate per queste ore hanno subito fatto scattare le contromosse della Protezione civile, che sta continuando ad operare in parecchie aree, in supporto ai Vigili del fuoco, per trarre in salvo le persone rimaste bloccate nelle loro auto o case.
Per quest’oggi, sulla base dei fenomeni meteorologici che si prevedono, è stata diramata l’allerta rossa per rischio idraulico in Veneto, lungo gli argini del Po, ed anche l’allerta arancione per regioni come Lombardia, Emilia-Romagna e Sardegna.
Il sorvegliato speciale, specie in queste ore di incessanti precipitazioni, è proprio il fiume più lungo d’Italia “La nostra attenzione si è spostata sulla zona del delta, con l’onda di piena che si sta muovendo – ha spiegato il capo del dipartimento di Protezione Civile, Fabio Ciciliano -. Tutta l’acqua che si è accumulata deve arrivare al mare“.
Nel mentre, ha spiegato Ciciliano, la Protezione civile sta continuando a monitorare e a supportare il territorio con interventi di volontariato in varie zone. “Inoltre – ha concluso -, facciamo dei punti di situazione con i territori due volte al giorno“.
La Protezione civile ha fornito un quadro esaustivo dei comportamenti che bisognerebbe tenere, in caso di maltempo.
Se ci si trova all’aperto, la prima cosa da fare è raggiungere il prima possibile un posto al chiuso. Possibilmente, bisognerebbe cercare di recarsi ai piani alti degli edifici, avendo cura di tenere porte e finestre chiuse, così da scongiurare il rischio che entri acqua.
Sono tassativamente da evitare, invece, tutti quegli ambienti come sottopassi (aperto), garage, cantine o ripostigli (al chiuso) che siano collocati al di sotto del piano di camminamento.
Se si è all’aperto e non si riesce a raggiungere un edificio al chiuso nel breve tempo, la soluzione migliore è quella di ripararsi in auto con finestrini e antenna abbassati, e con portiere chiuse. Allontanarsi sempre dagli spazi ampi – prati, mare, campi da calcio -, perché sono quelli più esposti al rischio fulmini.
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