Patate, se anche tu le mangi quando hanno germogli dovresti smettere: ti spieghiamo perché non è una buona abitudine
Tra i cibi più consumati, nell’ambito della dieta mediterranea, le patate occupano insindacabilmente una posizione di primo piano. Si tratta, infatti, di tuberi che forniscono un buon apporto di carboidrati.
Quando le acquistiamo al supermercato, solitamente, tendiamo a farne scorta. Senza considerare il fatto che, a meno che non ci servano per imbastire una cena con tanti invitati, la maggior parte di esse finirebbe conservata nelle nostre cantine, o comunque in un luogo fresco e asciutto della casa.
Qual è il rischio, in casi del genere? Quello che, col trascorrere del tempo, si formino i tanto detestati germogli. Sui quali, fin troppo spesso, finiamo per soprassedere, nella convinzione che basti eliminarli per poter consumare il prodotto con serenità. In realtà, come stiamo per svelarti, le cose non stanno affatto così.
Sfatiamo subito un falso mito. Non è assolutamente detto che le patate, nel momento in cui iniziano a germogliare, possano essere ancora considerate commestibili, previa eliminazione dei germogli stessi.
L’errore che in tanti commettono, infatti, è quello di credere che basti rimuovere i germogli per poter mangiare il tubero senza correre pericoli. In realtà, nel momento in cui le patate iniziano a germogliare, esse producono una sostanza chiamata solanina. La quale, se consumata in grandi quantità, rischia di causare seri danni all’organismo.
Nella fattispecie, parliamo di rischi ricollegati a un’intossicazione alimentare, i cui sintomi – vomito, diarrea, febbre e crampi addominali – si riversano soprattutto sul funzionamento dell’apparato digerente. Solo nei casi più gravi, l’intossicazione da solanina può provocare perdite di conoscenza, alterazioni delle funzioni cardiache e respiratorie.
Come regolarsi, dunque, di fronte a patate che hanno iniziato a germogliare? Andrebbero immediatamente buttate via, oppure esiste una soglia massima entro la quale è ancora possibile consumarle? Facciamo chiarezza una volta per tutte.
Per scongiurare ogni rischio, ricorda di tener bene a mente il principio che stiamo per enunciarti: se le patate presentano tanti germogli, o comunque se gli stessi sono più lunghi di un centimetro, sbarazzatene immediatamente.
Laddove, invece, i germogli avessero una dimensione ridotta e la patata presentasse una colorazione verde – tipica di quando la concentrazione di solanina sta aumentando – limitata solo a delle piccole aree, non farti problemi. Elimina i germogli e le parti rovinate con un coltello, provvedendo a mangiare tutto il resto.
Per ridurre al minimo i rischi, l’ideale sarebbe di conservare le patate in un luogo che sia sempre fresco e asciutto, possibilmente al buio. In questo modo, infatti, ti garantirai tempi di conservazione più lunghi. E meno rischi, dunque, al momento della consumazione.
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