I vecchi elettrodomestici possono essere restituiti ai rivenditori anche senza acquistarne uno nuovo: ecco come fare.
62 miliardi di chilogrammi di rifiuti elettronici. Questi i dati preoccupanti dei rifiuti prodotti in un anno, equivalenti a una media di 7,8 kg pro capite. Di questi rifiuti, solo il 22,3% è stato raccolto e riciclato. Il restante 78% è stato disperso nell’ambiente. Per evitare che i rifiuti elettronici facciano la stessa fine è stato stabilito che le apparecchiature elettriche vengano ritirati in modo gratuito anche senza l’acquisto di nuovi prodotti.
Nei giorni scorsi, il Governo ha annunciato l’approvazione del Decreto Legislativo Ambiente 2024, che introduce disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese. Il decreto stabilisce che il ritiro degli elettrodomestici rotti debba essere obbligatorio anche senza l’acquisto di nuovi prodotti. Ecco qualche informazione in merito.
I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche sono noti con l’acronimo RAEE. In lingua inglese, questi rifiuti vengono abbreviati con la sigla WEEE, acronimo di Waste of electric and electronic equipment. Si tratta di rifiuti di qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica.
I problemi derivanti dallo smaltimento di questi rifiuti sono la presenza di sostanze considerate tossiche per l’ambiente. I RAEE, inoltre, non sono biodegradabili. La crescente diffusione di apparecchi elettronici determina un problema sempre più presente, inquinando il suolo, l’acqua e l’aria.
Il Governo ha annunciato l’approvazione del Decreto Legislativo Ambiente 2024. Il testo legislativo introduce disposizioni per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale. Il decreto è volto alla promozione dell’economia circolare, all’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico. Tra le diverse misure sono previste anche nuove regole per i RAEE.
Gli elettrodomestici rotti potranno essere restituiti ai rivenditori in modo gratuito, anche senza l’obbligo di acquistarne di nuovi. Il Decreto Ambiente promuove il recupero delle materie prime, come terre rare e metalli preziosi, tramite riciclo dei rifiuti elettronici. Secondo le nuove regole, i rivenditori di elettrodomestici saranno obbligati a ritirare gratuitamente elettrodomestici danneggiati. L’obbligo è valido per i negozi con una superficie di almeno 400 metri quadrati. I rivenditori più piccoli potranno, invece, ritirare solo gli elettrodomestici dismessi di piccole dimensioni.
Nell’ottica dello smaltimento dei RAEE assume importanza il Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE) è il punto di riferimento per tutti i soggetti coinvolti nella filiera dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) in Italia. La sua impostazione organizzativa è un esempio per il settore della gestione dei rifiuti a livello europeo.
Il CdC RAEE è un consorzio di natura privata costituito in applicazione del regolamento 25 settembre 2007 n. 185. Il consorzio è partecipato da 14 Sistemi Collettivi dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) provenienti dai nuclei domestici, che hanno l’obbligo per legge di aderirvi, e da un Sistema Collettivo dei produttori di AEE professionali.
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